venerdì 29 aprile 2011

Modelli autobus: La storia del Fiat 370


Il Fiat 370 è un'autobus extraurbano costruito a partire dal 1976 destinato a sostituire gli ormai antequati Fiat 343 e Fiat 308 che da anni ormai circolavano in quasi tutte le parti d'Italia.
Tuttoggi nel 2012 il modello 370 è ancora presente in moltissime località italiane, sia nella vecchia versione che nelle versioni più moderne, carrozzati da diversi marchi che descriverò più avanti. I 370 sono stati denominati in modo diverso a seconda della lunghezza e della potenza del motore, esattamente come abbiamo già visto ad esempio nell'Iveco Effeuno (modello . lunghezza . potenza del motore esempio: Iveco 471.12.20).
I 370 sono stati carrozzati da moltissimi carrozzieri che hanno reso il modello adatto a qualsiasi tipo di servizio, addirittura turistico. Elenco alcuni carrozzieri che hanno "vestito" il 370:
Cameri (Fiat), Menarini, Orlandi, Poker, Padane (Turistico), Minerva, Autodromo, Portesi, De Simon, Dallavia, Bianchi. Oltre a queste carrozzerie molto comuni, segnalo anche pochissimi esemplari aventi carrozzerie poco diffuse e molto rare da incontrare (se non impossibili) come il 370 carrozzato Orlandi Spazio, che ha circolato fino a qualche anno fà presso un'azienda locale di Aprilia (LT) e il 370 carrozzato Cacciamali che faceva somigliare molto la vettura a un Iveco Euroclass. Da segnalare il modello di pullman Iveco Domino Orlandi GTS, costruito su telaio Iveco 370S, molto diffuso come pullman GT o turistico.
Ricordiamo ad esempio i primissimi modelli di 370, costruiti verso la fine degli anni '70, denominati Fiat 370.12.26, che montano il motore Fiat 8210.02 a 6 cilindri in linea, con cilindrata di 13978 cm³ ed erogante 260 cv. Le porte erano a 2 antine ad espulsione. Molti esemplari di questo genere li abbiamo avuti alla Cotral (Lazio, all'epoca ancora denominata A.CO.TRA.L.) fino ai primi anni 2000, sostituiti poi dalle prime serie dell'Iveco Euroclass.
Fino a qualche anno fà, erano circolanti (raramente) presso gli stabilimenti militari molti esemplari di Fiat 370.11.20 lunghi 11 metri.
Successivamente, nei primissimi anni '80, venne inaugurata la nuova versione del 370, questa volta presentato sotto il marchio IVECO, denominata Iveco 370.12.25. Questa versione è ancora oggi circolante in alcune parti d'Italia, soprattutto presso l'ARPA in Abruzzo, dove ne circolano ancora molti esemplari, sia nella normale lunghzza di 12 metri che nella versione più corta da 10.5 metri (Iveco 370.10.25). Le porte, differentemente alla versione precedente, sono state sostituite con 2 porte a un'anta sola ad espulsione.


Verso la metà degli anni '80 il telaio del 370.12.25 venne leggermente modificato e ammodernato e lo stabilimento Valle Ufita tirò fuori la nuova versione del 370, denominato Iveco 370.12.L25, meno diffuso rispetto al suo predecessore. Di questi esemplari ne troviamo alcuni ad esempio presso la AIR di Avellino (utilizzati solo nelle corse scolastiche) e 2 vetture rimaste alla CO.TRA.L., usate solo come estreme riserve.
Diversamente dal predecessore 370.12.25, in questo caso nella versione più corta da 10.5 metri, viene montato un motore con potenza leggermente inferiore e, in qualche occasione, con il turbocompressore (370.10.24).


Nel 1988 il 370 subisce una profonda revisione che porterà lo stabilimento Valle Ufita a inaugurare il nuovissimo Iveco 370S.12.L25, modello che ancora oggi presenta centinaia di esemplari circolanti in tutta Italia.
Similarmente al caso dei 370.L25, anche nei 370S esiste una versione con il motore turbo, denominato Iveco 370S.12.30, avente un motore erogante 300 cv. Esemplari di questo genere li troviamo soprattutto alla SITA (Puglia e Basilicata).
Da noi al Cotral ne circolano a centinaia, anche carrozzati Menarini.


Gli ultimi esemplari di 370, denominati Iveco 370SE (Ecologici) carrozzati Dallavia, montano un motore da 350 cv, praticamente lo stesso montato sugli Iveco Euroclass di prima serie. In Italia circolano ancora presso l'ATVO in Veneto, qualche esemplare all'ATC di Bologna e un'esemplare presso la Petteruti di Sessa Aurunca.
La produzione dei 370 termina nel 1993 e il suo successore è l'Iveco 380 Euroclass.
Di seguito, come sempre, inserisco il mio personale tributo che su YouTube stà avendo un notevole successo.
Buona visione e alla prossima recensione!

1 commenti:

clamormar ha detto...

Leggendo su i vari siti in cui si parla di autobus non viene mai menzionato il sistema di rallentamento che proprio con il 370 vede la comparsa dei primi rallentatori elettrici (retarder) poi idraulici. Il Fiat 370 nato con il solo sistema del freno motore tradizionale, nelle serie successive cominciano ad essere presenti entrambi (freno motore e retarder), successivamente all’entrata in servizio dei motori sovralimentati scompare definitivamente il vecchio ma sempre utile freno motore. Infatti sul 380 l’unico sistema di rallentamento presente è il retarder idraulico.